giovedì 21 agosto 2008

Pasta alle melanzane

Mettiamola così: il tono di questa giornata è stato diverso assai. A New York oggi splendeva un magnifico sole, tirava un pò di vento e stando all'ombra qualche anima freddolosa avrebbe anche potuto indossare un golfino.
Sveglia alle 8, alle 8 e 30 sto bevendo il mio caffè nel bicchiere di carta mentre salgo in metro, perfettamente integrato. Scambio qualche occhiata divertita con un pupo, smanetto con l'MP3 e dopo qualche chiacchera con uno degli assistenti della NYFA esco, determinato a comprare la mia prima scheda telefonica americana. Pareva fosse impossibile, che servisse per forza il social security number (circa l'equivalente del codice fiscale de noartri), invece entro, 40 dollari, e ne esco con un magnifico scassone e 35$ di credito. Qui il telefono si paga anche se si ricevono chiamate. Lo sapevate? sapevatelo...
Insomma....così...felice per il primo successo sul piano sociale, entro nel primo starbucks che mi capita sottomano. A base di Caffelatte, muffin e wireless cerco di capire come sarà la mia giornata. Lo capisco: sarà un grande sbatta.
Però la nota buona è che ho trovato uno sbocco per le mie relazioni sociali. Il telefono apre porte inaspettate. Così mi trovo alle 2 con Viviana, Ilaria e Livia a pranzare a Central Park. Loro si sono praticamente incontrate qui, io dovevo incontrare Viviana, quindi abbiam finito per pranzare assieme. Anzi,loro hanno pranzato,perchè il mio sushi si è tutto rovesciato appena seduto...
Vabbè..poco male, tanto sono grasso. Le note positive arrivavano però dalla jazz band che suonava a pochi metri da noi.

Dopo questo intermezzo bucolico mi sono gettato a capofitto nella dramma che affligge gli odierni stati di diritto: la burocrazia.

Praticamente per aprire il conto in banca, serve sto cazzo di stracatamaledetto SSN, però se non lavori non te lo fanno. Quindi ciccia. Dopo 3 ore e mezza di code, separate anche da un viaggio in metropolitana per cambiare luogo dove fare richiesta, mi danno un foglio che certifica che non mi possono dare un SSN. però proprio per questo motivo, questo foglietto mi autorizza ad avere un conto in banca. (?)(?)(?)

Fatta pure questa. Domani saprete delle avventure in banca. Spero durino poco.

Dopo tutte ste menate vado a casa, becco Lisa che cazzeggia, mi dice che le è saltata la cena che aveva in programma, e allora dico: faccio io!!
Sarebbe stato meglio iniziare con una più banale pasta al sugo, ma avevo voglia di melanzane...
Montalban sostiene in uno dei suoi libri che la melanzana potrebbe essere presente su tutte le bandiere dei paesi dell'area mediterranea. Vero. Potrebbe anche essere il simbolo dei megachiattoni che si vedono da queste parti. Oggi uno andava in giro con il girello per reggersi la panza. Mi ha fatto un pò impressione. Chissà quando è stata l'ultima volta che si è visto il bigolo...
La coda burocratica ha però dei vantaggi, perchè ti mette a contatto con le persone: stretto tra due famiglie, una indiana ed una di colore ho fatto un pò di smorfie e di battute con i bimbi delle due famiglie. E' stato istruttivo e divertente.

Poi niente, viviana ilaria e livia mi hanno invitato a vedere un locale. Bello. Molto. Si chiama...cafè sha. Pare ci abbiano suonato Bob Dylan e Gimmi Endrics Musica dal vivo energica, poco spazio, birre care assai. Le ragazze avevano intenzioni bellicose, io invece stanco assai mi sono ritirato alle due, e dopo un oretta ne è uscita questa storia.

E' incredibile come siamo condizionati, noi, dalle piccole cose che ci succedono.
Oggi ero energico e solare, ieri mesto e cupo. Sarà colpa del sole, o l'acqua...

1 commento:

Anonimo ha detto...

la burocrazia a stelle strisce, come ti capisco... anche io mi ero sparato un bel po' di code per avere quel maledetto SSN.. che poi, a noi per il codice fiscale danno la tessera stile "carta di credito", li è una tesserina di carta scrausissima... meno male che il "most important document for an american citizen", se mi impegno con fotosciop lo faccio anche io... ne vuoi uno, uaz? eheh