lunedì 8 settembre 2008

100 E 17TH STREET, NEW YORK

Vero primo giorno.
Sveglia alle 6, come quelle mattine dove deve succedere qualcosa di importante. Pranzo al sacco (i deli di Brooklyn costano meno di quelli di Manhattan) e caffè d'ordinanza da bere in metropolitana. La metropolitana alla mattina è come un imbuto: la gente vi scivola verso e scompare in un vortice. 

L'arrivo a scuola è attutito dalla quasi mezz'ora di anticipo. 35 minuti di tragitto in orario di punta, comprensivo di panino preparato al volo e caffè giusmilchnosciugar.
Ci hanno diviso in 3 classi, senza una logica ben definita. Cioè a casaccio. Io sono in producer A. Con me ci sono il congolese H, la cino-inglese Alison, gli spagnoli Jaime e Maria(fidanzati, che teneri), L'italiano Andrea, il danese Tobias, l'ucraina Asia e gli americani Seth, Justin, Boh, Nonso, e Nonmiricordo, Oltre alla mitica Michelle, biondissima tettona di Los Angeles che ha lavorato nella "produzione" di adult enterteinment. Vero o non vero Michelle ha 35 anni e, secondo me, un radioso passato da attrice, ma magari sono malizioso.
La prima lezione è con Isen Robbins, che ci racconta del producer's Craft. Praticamente un po' di trucchi del mestiere, un po' di negoziazione, un po' di facciadiculismo, un po' di business plan.
Il primo ed unico compito che abbiamo è quello di imparare ad usare IMDb e preparare i biglietti da visita. 
Nel corso della lezione ognuno racconta le sue esperienze e il perchè vuole diventare un producer, punti di forza e di debolezza. 
Così la mattinata è trascorsa, come ti chiami, perchè se sei interessato al filmmaking non te ne sei andato ad LA, cosa ti aspetti da questo lavoro etc etc.
Gli piace chiaccherare ad Isen, così anzichè finire alle 12 la lezione è finita alle 12 55, fucilandoci tutta la pausa pranzo.
Mentre i miei compagni si contorcevano le budella per la fame, io freschissimo tiravo fuori il panino al sacco. Alla una si rinizia.
Screenwriting con Kate Kirtz, che stamattina alle 6 e 30 ha finito di girare la sua ultima fatica. Arriva trafelata, mangia banane e beve Cocacola mentre spiega, e praticamente ricominciamo tutto il discorso del chisseicosafaieperchè daccapo. Ma va bene, dopotutto non escono mai due volte le stesse cose ed abbiamo modo di conoscerci meglio. 
Così mi rendo conto che le esperienze lavorative che abbiamo accumulato sono molto varie e arrivano dai più disparati campi e generi. Dalla sitcom al porno, dallo sport allo splatter, attraverso tutte le fasi di pre, produzione e postproduzione.
Un terreno fertile.
La lezione di screenwriting si fonda sui principi classici della narrativa: eroe, antieroe, obiettivo, ostacoli, trama ed intreccio, spannung etc.
Quando arriva Brad Sample arrivano anche gli orari fino al 18 di novembre. Saranno mesi molto pieni: lezione tutti i giorni dalle 6 alle 8 ore di lezione, ogni lezione dura dalle 2 alle 4 ore.
Brad Sample si porta in giro la sua borsetta di DVD superselezionati perchè è l'ora di parlare di regia. 
Extra Wide, medium, close up, posizionamento della macchina, movimenti di camera etc. 
Ci siamo sparati spezzoni di padrino, goodfellas, american beauty, fargo, e l'appartamento che è un film anni 50 credo.
Siamo usciti tutti col cervello fritto, ma contenti. Mi hanno anche dato una belllllisssssima borsa che mi si è rotta guardandola, una felpa che è della stessa misura per me e per la cinoinglese e a me sta come il cappottino al cane, a lei come una vestaglia da pugile.
L'aula è piccola, le sedie scomode e l'aria nonostante il condizionamento si vizia rapidamente, alla fine della giornata è faticoso, ma eravamo tutti allegri alle 7 quando siamo usciti.
Casa, pasta, conference con Vera, Robbabbob e il Gomi compiti e poi nanna. Prima, il post.

1 commento:

leverage10podcast ha detto...

;) Mica male per il primo giorno!
Vedrai ke ne uscirai contento! Io ci conto!
P.