sabato 27 settembre 2008

Grazie per parlato con me!

Succedeva ieri, questo. Ieri sono stato a casa di Jaime e Maria, la coppia spagnola che è in classe con me e con la quale ho trovato un grande rapporto di cordialità ed amicizia. Io e Jaime abbiamo da preparare un lavoro assieme, allora ci siamo trovati e abbiamo trascorso la serata assieme parlando di cinema, di gossip, abbiamo fatto i lavori assegnatici e ci siamo anche fatti un pochino di affaracci nostri. Quando ho deciso di venire via si erano fatte le 2 faceva un freddo becco e pioveva che dio la mandava, in più la fermata della metro era proprio ma proprio lontana, ed il computer ed i miei libri troppo vicini all'acqua, loro non avevano ombrelli. Allora Maria, che nel frattempo era rientrata a casa, mi consiglia di prendere un tacsi. Prima la guardo storto, poi meno, poi alla fine le dico che non ho soldi, e le chiedo se me li presta. Chiama il tacsi, arriva il tacsi, mi dice che mi fa 15 dollari, più la mancia. Dico va bene. Salgo, il tassista è un ragazzo nero che va verso i 40, inizia ad andare, ed io: "ma questa che macchina è che in Italia non le vendono? è una Lincoln? "
Lui quasi si gira, e mi dice: "sei Italiano? allora possiamo parlare benissimo Italiano, io ho vissuto a Caravaggio per 3 anni, ero arruolato nella US Navy. "
Abbiamo parlato fitto fitto per tutto il tragitto, circa una ventina di minuti. Gli ho chiesto come mai non fosse più nella marina, e mi ha risposto che con Bush come presidente non ci voleva andare soldato, perchè Bush è un pazzo e che ha visto troppi suoi amici morire senza motivo. Però poi ha detto che appena trova la ragazza giusta vuole partire e tornare a vivere in Italia, perchè qui non gli piace. Mi sa che un pochino lo capisco. 
Quando siamo arrivati ha preso appunti sulle parole italiane che non conosceva mi ha fatto pagare 10 dollari anzichè 15 e non ha voluto la mancia, in più mi ha pure ringraziato per aver parlato con lui.

La scuola va bene, come vedete scrivo poco, scusate tutti, proverò una forma che suoni un pochino più comunista per essere parte attiva di questo blog: scrivere meno, scrivere tutto. So già che riuscirò poco, ma almeno lo metto sulla lista delle cose da fare. Assieme a telefonare di più a Vera.
Se volete notizie aggiornate e non volete chiamarmi(vi garantisco che non volete chiamarmi) parlate con Vera. Ci parliamo tutti i ggiorni.

Settimana scorsa abbiamo girato il primo workshop, che adesso ho smesso di montare per scrivere queste due righe. Lo so, rimango indietro, accidenti, ho un miliardo di cose da raccontare ma se ve racconto tutte non le leggete, quindi non racconto un cazzo, taccio, spero che domani non mi succeda niente così vi racconto un pochino di quello che è successo in queste settimane.

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