mercoledì 27 agosto 2008

Williamsburg



Posto che i timori esistenziali e le paturnie da futuro senzatetto mi hanno quasi del tutto abbandonato (non ho ancora le chiavi, ma ho delle referenze su Sam, come vi scrivevo prima o ieri, non ricordo), mi sembra giusto iniziare a parlarvi delle cose che mi circondano. Così oggi inizierò a parlarvi di Williamsburg, e del ponte che dal distretto ha preso il nome.
Il ponte in questi giorni è l'unica fonte di una qualche attività fisica, dal momento che le passeggiate lunghissime si sono trasformate in lunghissime pedalate.
Williamsburg è una parte di Brooklyn. Brooklyn è un quartiere di New York, ma non nel concetto di quartiere che abbiamo noi. Brooklyn è a suo modo una città, con un suo centro, ed a sua volta è diviso in distretti. Il distretto come dimensioni rispecchia le dimensioni del nostro quartiere. Williamsburg è quindi una bella fettona di città, attraversata da ben 3 linee metropolitane. In questi anni, visto l'aumento dei costi delle case, l'espansione smodata della città e la posizione strategica rispetto alla city, questo distretto è stato oggetto di una grande rivalutazione. Preso inizialmente di mira dagli artisti, ora invece è la speculazione edilizia a farla da padrona. In mezzo a casette e piccoli condomini ogni tanto e sempre più spuntano palazzoni di lusso con portiere all'ingresso e servizi integrati come palestre e colazioni condominiali. Cionostante Williamsburg conserva ancora una radice fortemente latina, mentre ai lati occidentali del distretto confinano i distretti ancora fortemente disagiati di Bushwick e Bedford-Stuyvesant.
Il ponte di Williamsburg è stato per circa vent'anni dopo il 1904 quando venne inaugurato, il ponte sospeso più lungo del mondo. Costruito sopra l'East River, il ponte è largo 35 metri ed il suo punto più alto è a 41 metri, mentre le torri che reggono le campate si elevano a 102 metri sul livello del mare.
41+41 metri di dislivello al giorno sono un pò pochini per definirsi degli scalatori, inoltre la pendenza come potete ben immaginare non è quella del Mortirolo. Cionostante tanti Nuiorchesi quando arrivano davanti al ponte scendono e accompagnano a bicicletta a piedi fino al colmo, per poi rimontare in sella e spararsi l'entusiasmante discesa, mettendo a repentaglio la vita delle decine di turisti che si avventurano sopra l'East River per ammirare da lontano lo skyline di Manhattan.
E' da questo ponte che l'ultimo venerdì di ogni mese parte la Critical Mass della grande mela.
Attendo con malcelato timore il giorno nel quale passando sopra il ponte, anzichè godere del fresco vento di mare dopo la "salita", dovrò stare attento per non sbandare a causa delle raffiche di vento gelido. Intanto però, quando si arriva in cima, non si può non guardarsi attorno e dire che New York è stata proprio costruita in un posto della madonna.

Ah, che poi mi dimentico. Sono stato tutta la mattina a vedere le riprese di Life On Mars. Hanno girato dall'alba fino al tramonto, almeno così mi diceva il giraffaman. Ho visto Harvey Keitel per quattro ore, e per quattro ore non ha MAI cambiato espressione. Incredibile. C'erano anche altri attori, alcuni dai Soprano, ma non chiedetemi i nomi che non li so. Keitel l'ho riconosciuto perchè l'ho visto. La produzione era composta sul set proprio di circa un paio di centinaio di persone. Se domani sono ancora lì scatto qualche foto, ora che sono di nuovo in possesso di una macchina.

La macchina l'ho presa da B&H, grazie ai consigli della Lore e di Patrizio. Quando entri lì ti vien voglia di lasciargli lì il portafoglio in ostaggio e scappare col malloppo. Secondo me può entrare di diritto tra le attrazioni di questa città.

Domani mi trasferisco nella nuova casa. Ancora non ho trovato da affittare questa ma anche chissenefrega.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

micheal imperioli...
anyways, interessanti le cazzate sul ponte...
ti sei però reso conto che hai detto che per 20 anni è stato il ponte più lungo del mondo ma NON hai detto quanto è lungo?
scelta artistica o proprio non te ne sei reso conto?
la due?
"dario è bravo, ma ogni tanto lascia le cose a metà..."
vai a vedere gli yanks contro i redsox giovedì notte...
per come stanno giocando ti tirano dietro i biglietti...
inoltre ricordati che a ottore lo stadio lo demoliscono...
non ti azzardare a rimanere a NYC senza essere andato almeno una volta nella casa che ha costruito babe ruth...
sarebbe un delitto...
anche se non te ne fotte niente del baseball...
si va e basta...
alla prochaine...

Uazza ha detto...

Veramente ieri ho comprato il guanto...
Grazie dell'imbeccata.
Oggi prendo i biglietti.
La cosa del Dario è bravo me la ricordo effettivamente, è una specie di tiritera da scuole medie...

dr.Ilmo ha detto...

ma tu SEI BRAVO...
sei bravo tu...
DARIO!!!!
ahahhaha
robba's coming back home.
un bro per un bro.
brutto?
scrivi un libro...
lo sta già facendo.
tu sei bravo.
cuidate.

Anonimo ha detto...

uè, battiamo la fiacca? dove sono gli aggiornamenti?